Purtroppo, e non è la prima volta, i messaggi o le app malevole, si nascondono con sempre maggior perizia anche nella applicazioni quotidianamente più usate da tutti gli utenti. Nuova “truffa” a scapito di chi utilizza WhatsApp. Stando a quanto si apprende dalle ricerche che si stanno svolgendo a livello internazionale da parte di una società di cybercrime, un email potrebbe infettare il dispositivo e mettere a rischio la sicurezza.
Il contenuto malevolo arriva tramite messaggio di posta elettronica che ha come oggetto “Chiamata senza risposta”. All’interno del messaggio, si viene invitati a cliccare sul pulsante play per ascoltare un contenuto audio. In realtà, cliccando sul player, parte in automatico il download di un trojan, che si installa all’interno del dispositivo, infettandolo.
Il nuovo virus di WhatsApp, arriva attraverso un file audio. File audio che – diciamolo subito – va immediatamente cancellato senza ascoltarlo. Perché se allo smartphone può dare problemi, peggio può fare se usate l’applicazione di WhatsApp sul vostro computer. Tentando di ascoltare il file non si scarica alcuna chiamata persa ma, semmai, si avvia il download del trojan, il temibile “JS / Kryptik.BBC”. Questo altri non è che una rielaborazione del malware JS / Kryptik riscontrato – in forma di codice javascript occultato – in alcune pagine html presenti in Internet sin dall’Agosto del 2016.
Il virus è un trojan destinato a rubare i vostri dati personali.
In realtà, a differenza degli altri casi, in questa vicenda WhatsApp non è coinvolta direttamente, anzi sarebbe anch’essa vittima avendo il proprio nome associato a un virus e ad una truffa. Ad annunciare la notizia è l’informatico Urban Schrott di ESET Ireland che sul sito web della compagnia riporta lo screenshot, riportato qui sotto, della falsa mail contenente il link per scaricare il trojan.
La prima cosa da fare (che è poi anche l’unica) è quella di non farsi tentare dalla curiosità. Evitate quindi di aprire questo file audio e dite addio al messaggio malevolo. Al momento gli utenti colpiti sarebbero davvero molti.
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